Adoro la urban exploration, ovvero visitare luoghi, paesi ed edifici in completo stato di abbandono. C’è qualcosa che mi affascina tantissimo nelle cose dimenticate, in rovina, decadenti. Le trovo maledettamente romantiche e allo stesso tempo misteriose, inquietanti… come se avessero dei segreti da nascondere, celati dalla natura che prende di nuovo il sopravvento.
Poco tempo fa mi sono recata a Toiano, un antico borgo abbandonato nel comune di Palaia, in provincia di Pisa. Ne avevo sentito parlare molto spesso come uno dei più affascinanti paesi fantasma nostrani, e devo dire che ha soddisfatto le mie aspettative.
Le origini di Toiano risalgono all’alto medioevo e si accede al paese tramite un ponte, che un tempo pare fosse un ponte levatoio, date che in origine il borgo era un castello. Oggi il paese è disabitato (beh, quasi!) e segnalato nel censimento del Fondo per l’Ambiente Italiano dei luoghi del cuore da salvare.
Il borgo è piccolissimo, si trova tra le colline pisane e il paesaggio circostante è davvero suggestivo: non solo i campi e la campagna toscana, ma da qui si possono ammirare anche i calanchi e le balze tipici del Volterrano. Non a caso, infatti, il paese è anche conosciuto come Toiano alle Brota. Della serie, occhio a non sporgervi troppo dai punti panoramici!
Toiano è un borghetto minuscolo: non ha uffici, farmacie, negozi… ha una sola via, la Via del Castello, larga circa 50 metri e fiancheggiata da due file di case, completamente in rovina. All’entrata nel paese ci sono anche una chiesa e un cimitero, anch’essi abbandonati… o almeno in parte: nel cimitero, quando ci sono stata io, c’erano dei fiori freschi, forse portati da qualche parente lontano dei vecchi abitanti del borgo.
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Intorno al 1500 il paese ha vissuto un momento di vero splendore, a Toiano infatti abitavano circa 500 persone. nei secoli, però, gli abitanti hanno iniziato a lasciare il paese per cercare fortuna nelle grandi città, e dopo l’industrializzazione degli anni ’60 il flusso si è accentuato sempre più, fino a lasciare il paese completamente deserto.
Gli edifici di Toiano sono tutti in rovina, a pezzi, gli ambienti degradati… tutti, o quasi. In realtà, qualcuno a Toiano ci vive ancora: c’è chi dice ci sia un solo abitante, chi due o tre. Il numero preciso nessuno è riuscito a dirmelo, ma qualcuno ci abita sicuramente: tra le proprietà sprangate o chiuse da reti metalliche, le mura e i tetti franati su se stessi, ho visto anche la famosa casa abitata. Non sono riuscita a scorgere o a parlare con chi era all’interno, ma il fumo del camino e i vasi pieni di fiori all’esterno non lasciavano trapelare dubbi sulla presenza di qualcuno.
Sempre che non sia opera del fantasma della Bella Elvira… Toiano infatti è tristemente legato all’omicidio di Elvira Orlandini, una giovane ragazza di 22 anni, il cui corpo senza vita fu trovato nei boschi vicino il paese nel giugno del 1947. All’epoca il caso fece molto scalpore, tanto che anche mia madre (nonostante non fosse neanche nata in quegli anni) conosceva la storia, perché sentita raccontare da una zia. Il colpevole dell’omicidio della povera Elvira, violentata e poi assassinata con un taglio alla gola, non è mai stato trovato. I sospetti ricaddero sul fidanzato, ma alla fine fu rilasciato per mancanza di prove.
Sarà stata la triste storia della “bella Elvira”, il cimitero abbandonato, gli edifici a pezzi… ma passeggiare per Toiano è stata davvero un’esperienza surreale. Osservare questo posto è un po’ come entrare nella vita di chi, un tempo, ci abitava: in alcune case si possono ancora scorgere, tra i mattoni in pezzi e le macerie, vecchi mobili, sedie ribaltate, utensili da cucina, uno specchio. Toiano mi ha lasciata un senso di abbandono e tristezza difficile da descrivere a parole.
Tuttavia, c’è chi crede ancora nelle potenzialità di questo paese e lotta affinché non venga dimenticato: oltre al solitario abitante (o abitanti?) di Toiano, negli scorsi anni sono stati organizzati eventi per valorizzare il borgo, come “Aiuta Toiano ad avere il suo Natale”, che consisteva nel portare decorazioni natalizie nel borgo per colorare e ridare vita alla strada del paese. Negli ultimi tempi, inoltre, sono iniziati dei lavori di restaurazione per il rifacimento del ponte di accesso al borgo di Toiano. Chissà se questo splendido paesino riuscirà ad avere una nuova vita!
COME RAGGIUNGERE TOIANO: A circa 15-20 minuti di auto da Palaia e Montefoscoli, Toiano è raggiungibile percorrendo oltre 5 km lungo una strada larga circa 3 metri. Inutile dire che, se è la prima volta che visitate il borgo abbandonato, vi sembrerà di addentrarvi tra i boschi o di avere sbagliato strada, specialmente quando sentirete gli spari vicinissimi dei cacciatori . Non preoccupatevi, sopravviverete. Continuate lungo la strada stretta, ammirando gli speroni di tufo alti anche 40-50 metri (i calanchi) ai lati. Poco prima del piccolo cimitero sulla sinistra, cercate parcheggio lungo la strada. Noterete, infatti, che la via si restringe ed è anche chiusa da una sbarra: da qui non è possibile proseguire oltre con l’auto. Ecco, siete arrivati.
Se anche a voi piacciono i luoghi abbandonati, vi consiglio di visitare la pagina dell’interessante progetto #MyAbandonedPlaces sul blog Guenda’s Travels di Valentina (che ringrazio per aver avuto questa bella idea!) dove troverete una bella raccolta di tanti altri posti in rovina che vale la pena vedere descritti da altri travel blogger.
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Il borgo fantasma di Toiano
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